Milano – Tra febbraio 2016 e gennaio 2017 le vendite di frutta secca a peso variabile nella Gdo italiana hanno fatto registrare +11,1%, a 185,3 milioni di euro; mentre le vendite di frutta secca a peso imposto hanno messo a segno un +12,1%, a 704,9 milioni. È quanto evidenziano gli ultimi dati Nielsen, che tratteggiano una vera e propria ‘isola felice’ nel panorama dei consumi alimentari. Il prodotto più venduto sono le mandorle senza guscio (+22% nei dodici mesi in esame, a 89,4 milioni di euro), seguite dalle noci con guscio (+10% a 74 milioni). I pinoli senza guscio valgono 49,8 milioni (-5,1% a valore ma +0,9% a volume). Superano la soglia dei 40 milioni di euro di vendite anche le arachidi senza guscio (48,6 milioni; +8,8%) e quelle con guscio (41,6 milioni; +8,9%), i pistacchi con guscio (44,5 milioni; +7,9%) e le noci senza guscio (47,7 milioni; +19,4%). Le noci risultano il prodotto più venduto, seguite da mandorle (93 milioni di euro), arachidi (90 milioni), pistacchi (53 milioni) e nocciole (29 milioni). Bene anche la frutta essiccata, con vendite per 119,6 milioni di euro (+7%). A cui si somma il +23,1% della frutta disidratata (a 35,5 milioni) e il +6,4% di quella ricoperta e pralinata (a 9 milioni).
Crescono i consumi di frutta secca in Italia
federica2017-03-28T12:35:41+02:0028 Marzo 2017 - 12:35|Categorie: Ortofrutta|Tag: consumi, frutta secca;, nielsen|
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