Milano – Nei primi otto mesi del 2022 gli acquisti di ortofrutta da parte delle famiglie italiane sono crollati del 9%. Se si considerano i consumi nello stesso periodo del 2018, il calo arriva al 15%. Lo afferma il Report Agosto 2022 dell’Osservatorio di Mercato di Cso Italy. Che mette in evidenza l’andamento piuttosto diversificato dei singoli prodotti. Gli acquisti di pesche (che avevano avuto un trend negativo in luglio) sono risaliti dell’8% in agosto, quelli delle nettarine dell’1%; le albicocche segnano in agosto un +12% e i piccoli frutti un + 15%. Le angurie, invece, sotto del 15% e i meloni del 4% dopo un luglio positivo per entrambi; in sofferenza anche le susine con un -5%. I prezzi medi sono segnalati in crescita in agosto per pesche, uva, banane, nettarine e sono in calo per mele, albicocche, susine e limoni. Per quanto riguarda gli ortaggi, pomodori e patate segnano in agosto un calo degli acquisti rispettivamente del 2% e dell’1%. Con eccezione delle carote (+4%), delle cipolle (+6%), dei cavolfiori (+22%) e delle bietole (+21%), perdono posizioni le altre specie orticole: le zucchine cedono il 7%, le insalate il 9%, le melanzane il 10%, i peperoni il 14%, i cetrioli il 17%, i fagiolini il 27%, i finocchi il 23%, le zucche il 35%. Conquistano sempre più quote di mercato, invece, le insalate di IV gamma che segnano un netto +16% di acquisti in agosto rispetto al 2021. Ha mantenuto posizione, invece, l’ortofrutta confezionata, mentre quella sfusa ha ceduto il 7%. L’ortofrutta biologica lascia sul terreno in agosto un altro 3%, confermando il trend negativo.
