Parma – Quattro centesimi. È ormai la quinta seduta consecutiva che questa cifra viene confermata. Rappresenta il calo del prezzo della carne suina italiana, alla fonte. Una brusca diminuzione, che vale complessivamente 21,3 centesimi in un mese e mezzo (3,55 centesimi a settimana), ovvero il 9,7% dal 2 ottobre a oggi. Negli ultimi cinque anni, è il calo autunnale di prezzo più robusto, come si può vedere dalla tabella qui sotto.
Il suino pesante Dop torna così sotto i 2 euro/kg dopo 15 settimane di permanenza ad alta quota, con il picco di 2,203 euro/kg raggiunto il 25 settembre scorso. I tagli freschi, invece, rimangono stabili. È vero che le medie dei primi 10 mesi sono quasi tutte inferiori a quelle del 2024 (leggi qui), ma con un suino in caduta l’industria tenterà di forzare la mano e ottenere ulteriori sconti nelle prossime settimane.
| Picco estivo (euro/kg) |
Partenza calo autunnale | Prezzo dopo 6 settimane(euro/kg) | Percentuale | |
| 2025 | 2,203 | 2 ottobre | 1,990 | -9,7% |
| 2024 | 2,387 | 31 ottobre | NF (2,223) | -6,9% |
| 2023 | 2,329 | 9 novembre | 2,237 | -4,0% |
| 2022 | 2,072 | 4 novembre | NF (2,004) | -3,7% |
| 2021 | 1,713 | 26 agosto | 1,599 | -6,7% |