Castiglione delle Stiviere (Mn) – “Con il possibile inasprimento dei dazi americani nei confronti dei prodotti europei, si apre un nuovo capitolo per il vino italiano negli Stati Uniti. Nessun allarmismo, ma è lecito ipotizzare scenari in cui alcune denominazioni, per posizionamento, volumi o presenza strategica sul mercato statunitense, potrebbero risultare più esposte di altre”: così Edoardo Freddi, fondatore di Edoardo Freddi International, leader nell’esportazione di vini italiani di qualità, ha commentato la notizia dei dazi al 30% su tutti i prodotti europei annunciati da Trump a partire dal 1° agosto.
Secondo le stime dell’Osservatorio Edoardo Freddi International, che mappa centinaia tra produttori, importatori, distributori e wine lovers in Italia e nel mondo, tra i vini potenzialmente più a rischio si trovano alcuni vini molto importanti, spiega Freddi: “Al primo posto come coefficiente di rischio troviamo il Prosecco (secondo il 46% dei pareri), seguito dal Pinot Grigio (40%). Buono terzo il Chianti (36% delle opinioni), quasi a pari merito con il Chianti Classico (35%). Quinto troviamo il Brunello di Montalcino (31%), poi Barolo (28%) e Barbaresco (26%)”.
In foto: Edoardo Freddi