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Dazi Usa (8). Cellie (Fiere Parma): “Una scommessa azzardata. Molti prodotti italiani sono insostituibili”

2025-04-03T15:34:51+02:003 Aprile 2025 - 15:34|Categorie: Fiere, in evidenza|Tag: , , |
Roma – La scommessa Maga (Make America great again) che Trump sta percorrendo “è azzardata e rischiosa per le condizioni economiche in cui gli Usa si troveranno”, spiega l’Ad di Fiere Parma, Antonio Cellie, all’Ansa. “Molti prodotti italiani che gli Stati Uniti importano sono difficilmente sostituibili”, continua. “Non pensiamo solo al food&beverage e moda&design, che non trovano succedanei locali ma anche a macchine e impianti che saranno decisivi per il progetto di reshoring implicito nel disegno Maga di Trump”. “Viceversa – aggiunge l’Ad di Fiere di Parma – il resto del mondo può trovare agevolmente alternative all’acciaio o agli idrocarburi Made in Usa, senza contare la possibile reazione avversa di 5 miliardi di consumatori, versus i 400 milioni di consumatori americani, non solo alle Tesla ma all’ecosistema digitale quasi totalmente targato Usa”.
Secondo Cellie, inoltre, “sul fronte dell’inflazione, l’amministrazione americana sottovaluta il possibile deprezzamento del dollaro, alquanto probabile a valle di previsioni dell’attuale amministrazione americana sbagliate o superficiali. L’inflazione Usa, che potrebbe nel breve superare il 10%, mortificherebbe il reddito disponibile soprattutto dei ceti meno abbienti”. Dunque, secondo l’Ad, l’America si potrebbe presto trovare a fare i conti con un processo simile a quello post-Brexit in Gran Bretagna, quando “i paesi esportatori come noi hanno trovato altri consumatori a cui vendere i propri prodotti, ma i cittadini britannici hanno ancora gli scaffali vuoti e un costo della vita quasi insostenibile”. Secondo Cellie l’Italia dunque dovrà darsi da fare “per cercare nuovi mercati e calmierare l’inevitabile ma non altissimo calo dei volumi”. Viceversa, “la svalutazione è una strada, a mio parere, impossibile – conclude – così come delocalizzare in Usa è una strada da percorrere, ma diventa rischiosa per le condizioni economiche in cui si troverà il paese dopo le scelte di Trump”.
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