Roma – A seguito della loro entrata in vigore, a partire da oggi, Federvini interviene con una nota sui dazi Usa imposti ai liquori italiani, che metterebbero a rischio almeno un centinaio di piccole e medie imprese tricolore del comparto. “Possiamo affermare che mediamente il 20-30% del fatturato delle aziende del settore liquori deriva dall’export verso gli Stati Uniti ed in alcuni casi può raggiungere il 50%, essendo per alcune un mercato di vitale importanza. In quest’ultimo caso si parla di un taglio del fatturato nell’ordine del 15-20%”, è sottolineato. Il valore dell’export di liquori dall’Italia verso gli Usa si attesta oggi attorno ai 163 milioni di dollari (dato delle dogane americane), con il Bel Paese a rappresentare il terzo player per esportazioni negli States dopo Francia e Irlanda. “I liquori italiani si confermano essere il secondo settore, nell’agroalimentare italiano, più colpito dai dazi, dopo il lattiero caseario, con un’incidenza percentuale pari a quasi il 40%”, evidenzia Micaela Pallini, presidente del gruppo spiriti Federvini.
Dazi Usa sui liquori: secondo Federvini, rischio taglio anche del 15-20% nel fatturato per imprese italiane
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