Cagliari – A poco più di un mese dall’inizio della campagna vaccinale in Sardegna contro la diffusione della dermatite nodulare contagiosa bovina, il quadro è in miglioramento. È quanto emerge dai dati del Bollettino epidemiologico nazionale veterinario. Secondo i dati raccolti dal centro, nel mese di agosto sono stati registrati solo tre nuovi focolai (contro i 26 del mese di luglio) e ne sono stati estinti quattro. Sono, invece, 53 i focolai totali segnalati dall’inizio della diffusione del virus, che è favorita da insetti come mosche, zanzare e zecche. Di questi ne sono stati estinti 11. Nuoro è il territorio più colpito, mentre Sassari e Gallura mostrano diverse estinzioni dichiarate nelle ultime settimane.
Come fa sapere la Regione Sardegna, i capi vaccinati, su tutti i territori, sono 114.700, corrispondenti al 40,53% della popolazione bovina dell’isola, mentre gli stabilimenti in cui sono stati immunizzati tutti i capi ammontano a 3.225, oltre il 41% del totale.
“Persiste ancora qualche problema in alcuni territori fortemente caratterizzati dalla presenza di pascolo brado”, spiega l’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi. “I dati sull’andamento della malattia sono tuttavia confortanti e ci segnalano, ad un mese esatto dal suo avvio, che la campagna vaccinale sta funzionando”.
Nelle scorse settimane, inoltre, la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha approvato un’ordinanza straordinaria per l’avvio di operazioni di disinfestazione, anche all’interno delle aziende zootecniche, per il controllo degli insetti vettori della malattia.
La Regione Sardegna, infine, ha confermato che gli indennizzi copriranno tutte le eventuali perdite da parte degli allevatori, avendo approvato stanziamenti per circa 30 milioni di euro per far fronte alle necessità delle aziende.