Roma – Nel vertice del Consiglio europeo svoltosi giovedì scorso 23 aprile, in cui è stato approvato un piano da 500 miliardi per fare da scudo ai Paesi dell’Unione, la Francia si è schierata contro la Germania in un fronte comune mediterraneo con Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Quali le ragione di una simile scelta? Mauro Bottarelli, in un articolo divulgato su ilsussidiario.net, ne analizza le motivazioni – economiche e finanziarie naturalmente – che Macron aveva per farlo. “La Francia, oggi, si ritrova con un sistema bancario sovra-esposto a prodotti finanziari molto speculativi e molto rischiosi, ivi compresa la messe di assets totalmente illiquidi che giace nei portfolio di investimenti di molti suoi primari fondi di investimento”, spiega Bottarelli, illustrando le intenzioni di Francia e Italia che, unendo le proprie fragilità, credevano così di essere forti contro il comune nemico tedesco. Il giornalista, però, mette in luce un discrimine tra i due Paesi: mentre la Francia, pur rinunciando al sogno di diventare hub finanziario di riferimento in Europa, “otterrà un ulteriore paracadute per i guai potenziali delle sue banche, visto che una crisi di quel sistema si riverbererebbe sull’intera eurozona”, il Bel Paese, che ancora deve pagare i 600 euro promessi alle Partite Iva e la Cassa integrazione ai lavoratori in crisi, non otterrà nulla.
Diretta Coronavirus/Consiglio Ue, Italia e Francia unite contro la Germania. Ma il Bel Paese non ottiene nulla
RepartoGrafico2023-06-21T14:07:30+01:0028 Aprile 2020 - 10:49|Categorie: Mercato|Tag: coronavirus, Italia|
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