Roma – Il Governo ci ha fatto il regalo di Pasqua. Il termine per gli accertamenti del Fisco ritorna ai classici cinque anni. In un primo tempo, nel primo decreto Cura Italia, si trovava un comma 2 che prevedeva il differimento al 31 dicembre del secondo anno successivo al periodo di sospensione dei termini di prescrizione e decadenza relativi all’attività degli uffici, in scadenza nell’anno in cui si verifica la sospensione. In pratica un allungamento a sette anni del periodo in cui si accerta l’attività delle aziende. Un’asimmetria, tutta a spese del contribuente, inutile e ingiustificata. Che avevamo fatto presente insieme ad altre testate giornalistiche. Oggi tutto ritorna come prima grazie a una specifica norma all’interno del maxi-emendamento al decreto Cura Italia presentato al Senato.
Diretta Coronavirus/L’accertamento fiscale ritorna a cinque anni
federico2023-06-21T15:56:48+02:0014 Aprile 2020 - 08:30|Categorie: Mercato|Tag: accertamento fiscale, Cura Italia|
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