Doc Lugana: il Consorzio attiva misure di gestione dell’offerta

2019-07-17T10:50:57+02:0017 Luglio 2019 - 10:50|Categorie: Vini|Tag: , , , |

Peschiera del Garda (Vr) – L’assemblea del Consorzio della Doc Lugana ha deliberato a larghissima maggioranza l’attivazione di una serie di misure, tra cui lo stoccaggio del vino, il controllo dei vigneti al terzo anno d’impianto e il blocco delle rivendicazioni. La scelta punta a offrire alla filiera le condizioni di gestire in maniera coerente i volumi di prodotto ottenuti con la prossima vendemmia, così da garantire un processo equo di distribuzione del valore e un clima di serenità commerciale, evitando rischi di oscillazioni nei prezzi e stabilizzando le dinamiche di mercato. Il “fenomeno Lugana” ha condotto, infatti, a una crescita delle bottiglie commercializzate superiore a qualsiasi altra Denominazione italiana di rilievo dal 2008. Un trend che nel 2018 si è rafforzato con un +9% e che mostra ulteriori segni di ascesa nella prima metà del 2019 (+15%). “Il Consorzio ha il dovere di intervenire in difesa del valore, del prestigio e della reputazione che la Doc Lugana ha costruito nel corso dei decenni”, sottolinea il presidente del Consorzio, Ettore Nicoletto. “La nostra Denominazione ha sempre dato e continua a dare il meglio di sé in termini di qualità, promozione e tutela del territorio, ma ora è necessario mettere in campo una serie di strumenti e misure di governo dell’offerta, come lo stoccaggio, il blocco delle rivendicazioni dei nuovi impianti e il controllo dei vigneti, allo scopo di gestire in maniera coerente i volumi di prodotto, togliere pressione alla filiera ed attenuare l’effetto negativo sui prezzi delle uve e del vino sfuso causati dell’eccesso di produzione, in un’ottica di protezione del valore del territorio e della Doc stessa”.

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