Zagabria – Il mercato della Grande Distribuzione nei Balcani e nell’Europa dell’Est sta rapidamente cambiando. La Romania, il Paese più grande in termini di popolazione e Pil, vede i retailer tedeschi Lidl e Kaufland consolidare le quote di mercato, ma anche altri player come Mega Image del Gruppo Delhaize e i francesi Auchan e Carrefour rafforzare la propria presenza. Tra gli altri Paesi della regione, i successivi per dimensioni in termini di popolazione sono la Bulgaria e la Serbia. La Slovenia ha una piccola popolazione di poco più di 2 milioni di abitanti, ma è il Paese più ricco della regione. All’altra estremità della scala, ci sono i mercati relativamente poveri e molto piccoli come il Kosovo (1,8 milioni) e il Montenegro (617mila).
Tuttavia, la capacità di spesa è in costante crescita ovunque e spinge le catene a cercare opportunità anche nei mercati più piccoli, specie laddove i mesi estivi offrono un’occasione in più, quando milioni di turisti si riversano sulle coste dell’Adriatico e del Mar Nero. Sia in Croazia che in Albania, il turismo rappresenta, direttamente e indirettamente, circa un quarto del Pil. Lidl in particolare sta ora puntando ai mercati più piccoli della regione balcanica. Come riporta Bne IntelliNews in un articolo, sino a oggi i clienti della Macedonia del Nord facevano puntate giornaliere allo store Lidl di Vranje, in Serbia. Ora invece l’insegna intende aprire punti vendita diretti su suolo macedone e ha iniziato la costruzione del suo primo negozio in Bosnia-Erzegovina a marzo. Il supermercato sarà situato a Sarajevo.
Nei Balcani continuano a operare catene locali, alcune delle quali hanno attirato l’interesse di investitori privati. Nell’ottobre 2023, Ahold Delhaize ha annunciato di aver accettato di acquistare la catena rumena Profi dalla società di private equity MidEuropa per 1,3 miliardi di euro. L’operazione è stata la più grande acquisizione di un fondo di private equity nel segmento alimentare dell’Europa centrale e orientale. All’epoca, Profi gestiva la più estesa catena di vendita al dettaglio in Romania in termini di punti vendita ed era il terzo rivenditore del Paese per fatturato dopo Lidl e Kaufland. La sua rete contava più di 1.650 negozi. La catena di Delhaize, Mega Image, era già il sesto operatore per fatturato. Delhaize ha dichiarato che aggiungerà Profi alla sua famiglia di marchi, il che significa che non ci sarà alcuna integrazione tra le due catene.
Sempre in Romania, la catena di ipermercati La Cocos si sta espandendo in un mercato dominato da operatori stranieri. All’inizio di quest’anno, La Cocos ha annunciato l’apertura del suo quarto punto vendita, nella città centrale rumena di Brasov, come primo passo di un piano di espansione che prevede il lancio di altre cinque unità nel 2024 e 2025. La Cocos, come scrive ancora Bve Intellinews, rappresenta un nuovo concetto nel mercato rumeno: un format di vendita al dettaglio che offre ai suoi clienti tre livelli di prezzo, a seconda della quantità acquistata. Prima di aprire il negozio di Brasov, La Cocos gestiva tre ipermercati – due a Ploiesti e uno a Bucarest.
Un altro importante operatore regionale dell’area è Mercator, con sede in Slovenia, di proprietà del gruppo croato Fortenova. Mercator opera non solo in Slovenia, ma anche in Bosnia, Croazia, Montenegro e Serbia. Nel 2023, Mercator ha firmato un accordo per l’acquisizione delle azioni di Engrotus, che gestisce circa 260 negozi Tus a livello nazionale. L’acquisizione non comprendeva i 43 drugstore Tus. All’epoca Fortenova aveva dichiarato che l’accordo avrebbe creato un’importante forza di vendita al dettaglio in Slovenia.
Il rivenditore croato Studenac, avvalendosi come Profi del sostegno di fondi di private equity, è stato a sua volta protagonista di una serie di acquisizioni, passando da operatore locale nella regione costiera della Dalmazia a catena nazionale in pochi anni dopo essere stato acquisito da Enterprise Investors nel 2018.
Oggi l’azienda è il più grande rivenditore croato per numero di negozi, per un totale di 1.265 in tutto il Paese entro la fine del 2023. L’obiettivo è diventare una delle prime tre reti di vendita al dettaglio croate per fatturato entro i prossimi tre anni e far crescere la propria quota di mercato fino a oltre il 12% attraverso una combinazione di crescita organica e ulteriori acquisizioni.
Studenac si distingue dalle altre catene croate di vendita al dettaglio di generi alimentari per il suo formato di prossimità; l’azienda serve prevalentemente un piccolo paniere di acquisti quotidiani. Circa il 60% dei negozi Studenac ha una superficie di vendita compresa tra i 60 e i 180 metri quadrati, mentre la dimensione media della rete è di circa 120 metri quadrati.
Il mercato al dettaglio della Croazia ha seguito un percorso simile a quello di altri paesi della regione. Attualmente piuttosto frammentato, il settore sta registrando una tendenza al
consolidamento, ma il processo è appena iniziato e continuerà nei prossimi anni. In un comunicato stampa del 26 giugno, Studenac ha dichiarato di voler acquisire 36 negozi Decentia, proseguendo la sua strategia di espansione attraverso le acquisizioni. La transazione richiede l’approvazione dell’Agenzia croata per la concorrenza (AZTN). Se completata, l’acquisizione rafforzerà la posizione di Studenac nella Croazia continentale, in particolare a Zagabria, dove l’azienda vuole aprire un nuovo centro di distribuzione, con un’operazione che creerà circa 500 posti di lavoro. L’espansione di Studenac è sostenuta da un prestito della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). La Bers ha sostenuto anche altri rivenditori nella regione, tra cui Proex, gestore dei negozi a marchio Interex in Kosovo e il rivenditore bosniaco Bingo.
Il gruppo greco Veropoulos sta espandendo la sua presenza nella Macedonia settentrionale con piani futuri che includono l’apertura di un negozio combinato Vero Market e Jumbo nella città di Strumica nel 2024, come annunciato dalla filiale di Skopje nel novembre 2023. L’azienda è attiva anche in Serbia, dove ha aperto il nuovo Super Vero e l’ipermercato e grande magazzino Jumbo per la famiglia e la casa a Novi Sad nel dicembre 2023.
Secondo Retail Serbia, anche un’altra società greca, Retail & More AE che detiene il franchising balcanico del Gruppo Carrefour, ha in programma di espandersi e acquisire attività nei Balcani. La società sta valutando acquisizioni in tutti i Balcani, con particolare attenzione ai piccoli e medi rivenditori.
La catena di vendita al dettaglio russa Mere sta progettando di aprire il suo primo megamercato in Serbia, secondo quanto riportato dal portale di notizie locale Resetka, nel maggio 2024. Questa mossa segna l’ultima espansione di Mere in Serbia, dove ha già stabilito una presenza con oltre 60 punti vendita da quando è entrata nel mercato circa 3,5 anni fa. Il megamarket iniziale di Leskovac si estenderà su una superficie di 1.120 metri quadrati, diventando così il primo mega store Mere in Serbia.
Nel frattempo, la catena tedesca di alimentari Mix Markt si è espansa in Serbia con tre negozi, due a Belgrado e uno a Novi Sad, come ha riferito a maggio la rivista European Supermarket Magazine (ESM). Mix Markt è specializzata in prodotti dell’Europa orientale provenienti da paesi come Russia, Ucraina, Georgia, Paesi Baltici, Polonia, Turchia e Balcani. È già presente in Montenegro, Bulgaria e Slovenia e ha un totale di 181 negozi in Germania e in Europa. Il gruppo polacco Zabka, gestore della più grande catena di minimarket del Paese, ha infine acquistato la quota di maggioranza del distributore rumeno di prodotti alimentari Drim Daniel Distributie nel marzo 2024, nell’ambito della sua strategia di espansione internazionale. Il management polacco di Zabka ritiene che i due mercati siano affini, e vuol fare della Romania la propria area d’espansione.