Washington (Usa) – Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo per l’uscita dal Tpp (Trans-pacific partnership), l’accordo di libero scambio tra gli Stati Uniti e 11 Paesi affacciati sul Pacifico. Il presidente Usa ha detto che il ritiro è “permanente”, e che “inizieranno presto, dove possibile, negoziati commerciali bilaterali per promuovere l’industria americana, i lavoratori americani e i loro salari”. Su questa necessità di accordi commerciali, scrive Globalmeat News, si è espressa il 23 gennaio Janet M. Riley, vicepresidente della North american meat institute (Nami), la maggiore associazione americana che rappresenta i produttori di manzo, suino, agnello, vitello e tacchino. La Riley ha sottolineato che “il commercio è vitale per l’industria della carne”. In particolare, gli Stati Uniti esportano il 24% di carne suina, il 14% di manzo e il 20% di polletto. Dato che i consumi americani sono fermi, “solo l’export può far crescere la produzione”, ha concluso la vicepresidente della Nami.
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Dopo il ritiro dal Tpp, l’industria americana della carne vuole negoziati bilaterali
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