Pomezia (Rm) – Continua il braccio di ferro allo stabilimento Fiorucci di Pomezia, vicino Roma. Dopo l’annuncio, il 4 gennaio, di 106 licenziamenti, e dopo vari incontri presso Unindustria tra la dirigenza e i sindacati, le posizioni restano lontanissime. La proposta dell’azienda di tagliare premi e benefit e di ricollocare alcuni dipendenti non è stata accolta, e ora la discussione si sposta in Regione Lazio, dove i sindacati assicurano che tenteranno in ogni modo di scongiurare i licenziamenti. Nel frattempo, come apprendiamo dal comunicato diramato dal sindacato ai lavoratori il 14 febbraio, “le organizzazioni sindacali hanno chiesto con forza di proseguire il confronto e di procrastinare al termine della procedura l’eventuale applicazione delle disdette, al fine di poter proseguire la trattativa liberi da pressioni”. Così da “mettere in atto tutti gli strumenti utili alla tutela dei lavoratori e per la ripresa delle trattative”.
Esuberi alla Fiorucci: nessun accordo tra azienda e sindacati. Ora discussione in regione
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