Mosca – Si è svolto lo scorso 21 febbraio un incontro tra il capo del Servizio di veterinaria e sorveglianza fitosanitaria della Federazione Russa (Rosselkhoznadzor) Sergey Dankvert e il capo della direzione generale per la salute e i consumatori della Commissione europea, Paola Testori Coggi, per affrontare la questione del blocco dell’import di carne suina nel Paese. Il confronto, a cui hanno preso parte anche esperti delle due parti, non ha portato a significativi risultati. In particolare, secondo quanto riportato sul sito del Rosselkhoznadzor, non sono state presentate proposte da parte dell’Ue, sulla possibilità di una “regionalizzazione”, cioè un’autorizzazione alle esportazioni per i Paesi dell’Unione, che non presentino rischi per quanto riguarda la febbre suina africana, dopo i casi di epidemia riscontrati in Lituania (e ora anche in Polonia), all’origine del blocco. Una soluzione che era stata invece discussa, pochi giorni prima, tra rappresentanti di singoli paesi europei (tra cui pare, in modo indiretto, anche dall’Italia) e le stesse autorità russe.
Export carne suina in Russia: nessun esito dall’incontro con i rappresentanti Ue
RepartoGrafico2023-06-12T17:36:37+02:0026 Febbraio 2014 - 13:12|Categorie: Salumi|Tag: blocco import, febbre suina, Paola Testori Coggi, Russia, Sergey Dankvert|
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