Udine – Sono tornati liberi gli otto indagati che erano finiti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui falsi prosciutti Dop. La Procura di Pordenone ipotizza i reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di marchi Dop, in particolare del prosciutto San Daniele. E’ stato il Tribunale del riesame di Trieste a decidere il provvedimento per sei degli indagati, nel pomeriggio di giovedì 10 agosto (Stefano Fantinel e Aurelio Lino Grassi erano tornati in libertà il giorno precedente). Questi i nomi dei sei professionisti: Carlo Venturini, procacciatore di suini, Sergio Zuccolo, ex consigliere nel Gruppo Carni friulane, Renzo Cinausero, ad di Gruppo Carni friulane, i dipendenti del macello di Aviano Michele Pittis, Elena Pitton e Loris Pantarotto. Tutti i legali, scrive il Messaggero Veneto, “hanno contestato l’inutilizzabilità delle intercettazioni, l’inesistenza delle esigenze cautelari (reiterazione e inquinamento probatorio) e di elementi in grado di provare un vincolo associativo tra gli indagati”.
Falsi prosciutti Dop: revocati gli arresti domiciliari agli otto indagati
federico2017-08-16T09:35:59+01:0016 Agosto 2017 - 09:35|Categorie: Salumi|Tag: prosciutti san Daniele Dop|
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