Roma – L’indice mondiale dei prezzi alimentari delle Nazioni Unite, compilato dalla Food and Agriculture Organizazion (Fao), è sceso leggermente in agosto, raggiungendo un punteggio di 120,7 rispetto ai 121 punti rivisti di luglio. Rispetto a un anno fa, il valore registrato risulta diminuito dell’1,1%, mentre il calo è stato del 24,7% rispetto al marzo 2022, quando l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia aveva portato a un picco record.
L’Indice Fao dei prezzi dei cereali è sceso dello 0,5% rispetto a luglio, mentre il mais ha registrato un leggero aumento e il riso ha segnato un +0,6%. Il prezzo degli oli vegetali è salito dello 0,8% rispetto a luglio, trainato dall’aumento dei prezzi internazionali dell’olio di palma. Anche i prodotti lattiero-caseari sono aumentati (+2,2%), mentre a scendere è stata la carne (-0,7%), con i prezzi del pollame, dei suini e degli ovini in calo (anche se la carne bovina è leggermente salita). Lo zucchero segna un -4,7%, arrivando al punteggio più basso da ottobre 2022.