Roma – Nel mese di dicembre 2024, come riporta il bollettino della Fao, l’indice dei prezzi mondiali delle materie prime alimentari è diminuito dello 0,5% rispetto a novembre, con un valore medio di 127 punti, ma è aumentato del 6,7% rispetto a dicembre 2023. Nel 2024, l’indice ha registrato una diminuzione del 2,1% rispetto al 2023, grazie a cali significativi nei prezzi di cereali e zucchero, compensati da aumenti più contenuti nei prezzi di oli vegetali, latticini e carni.
Nel dettaglio, l’indice dei prezzi dei cereali è rimasto stabile a dicembre, ma ha registrato un calo del 9,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un aumento marginale del mais che ha bilanciato la discesa dei prezzi del grano. Per l’intero 2024, i prezzi dei cereali sono scesi del 13,3% rispetto al 2023. L’indice del riso, al contrario, ha mostrato un aumento dello 0,8%, raggiungendo il livello più alto in 16 anni.
Per quanto riguarda gli oli vegetali, i prezzi sono calati dello 0,5% a dicembre, ma sono aumentati del 33,5% rispetto a dicembre 2023. Nel 2024, l’aumento annuale è stato del 9,4%. I prezzi della carne sono saliti dello 0,4% a dicembre, con un incremento annuale del 7,1%, mentre per l’intero 2024 hanno registrato un aumento del 2,7%, dovuto principalmente ai prezzi più alti delle carni bovine, ovine e di pollame.
I latticini hanno visto un calo dei prezzi dopo sette mesi consecutivi di aumenti, con una diminuzione dello 0,7% rispetto a novembre, ma un incremento del 17% rispetto al dicembre 2023. L’indice annuale dei latticini è aumentato del 4,7%. Infine, i prezzi dello zucchero sono scesi del 5,1% rispetto a novembre, con una diminuzione del 10,6% rispetto a dicembre 2023, grazie a prospettive migliori per il raccolto di canna da zucchero. Nel 2024, i prezzi dello zucchero sono diminuiti del 13,2% rispetto al 2023.