Fattura elettronica: nessun effetto deterrente sull’evasione

2020-02-10T17:39:17+01:0011 Febbraio 2020 - 08:30|Categorie: Mercato|Tag: |

Roma – In vigore da oltre un anno, la fattura elettronica non avrebbe avuto alcun effetto deterrente sull’evasione. In altre parole, il nero rimane agli stessi livelli del periodo precedente all’introduzione del nuovo sistema. Lo si deduce dai documenti allegati al Def, il documento di economia e finanza e dalla nota tecnica del ministero dell’Economia. Nei primi 12 mesi di fatturazione elettronica, oltre 3,8 milioni di soggetti hanno emesso documenti fiscali per 2.926 miliardi di euro fatturati. E se è vero che le entrate Iva sono aumentate (+2,8% a novembre 2019), è vero anche che il motivo è la crescita degli scambi interni. E’ lo stesso esecutivo a mettere nero su bianco che l’aumento delle entrate è “presumibilmente legato all’effetto deterrenza dell’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica”. E quel “presumibilmente” fa capire che neanche loro siano sicuri dell’effetto. La dinamica del gettito Iva, infatti, come si legge nella nota del ministero, “è spiegata dall’andamento positivo del settore industriale (+10,5%)”. All’origine del maggior incremento del gettito, quindi, c’è il ciclo economico positivo assai più che la fatturazione elettronica. Ha influito poi l’andamento del mese di gennaio, particolarmente positivo con un +17,9%, ma che si deve al meccanismo di versamento dell’imposta di dicembre 2018. Mentre ad aprile, “la dinamica del gettito è stata sostenuta dai versamenti dell’imposta da parte degli enti pubblici”. 

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