Milano – Dovevano essere depositati ad aprile, eppure, ad oggi, dei consuntivi 2023 delle società Fenice e Sisterhood di Chiara Ferragni non c’è ancora alcuna traccia. Discorso diverso invece per Tbs Crew: l’altra azienda dell’influencer ha depositato il bilancio a giugno, archiviando il 2023 con 4,4 milioni di utile.
Fenice, nel dettaglio, è licenziataria dei marchi e partecipata da due soci oltre a Ferragni (che detiene il 32,5%): Alchimia di Paolo Barletta (40%) e Pasquale Morgese (27,5%). Sisterhood invece è la holding personale di Ferragni, valutata 100 milioni prima della vicenda Pandoro Gate, per cui l’influencer è stata accusata dalla Procura di Milano di truffa aggravata. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, il Cda di Fenice (Ferragni Ad e Barletta presidente) non avrebbe nemmeno convocato le assemblee. E sullo sfondo si fanno sempre più forti le voci secondo cui Barletta vorrebbe uscire al più presto dal Gruppo – sarebbero in corso infatti le trattative tra Ferragni e quest’ultimo per la cessione del suo 40% di Fenice – e Morgese sia sul piede di guerra sulla gestione della società.
Eppure, stando sempre a quanto riporta il quotidiano, esisterebbe già un piano industriale del Gruppo per il 2025-2029. Tuttavia non è chiaro se si tratti di un documento approvato, non essendoci ancora i conti relativi al 2023.