Milano – Arriva la frutta tropicale di origine italiana. Causa: il cambiamento climatico. In cinque anni, con l’aumento delle temperature medie, si è passati da pochi ettari, a oltre 500: un incremento di 60 volte nei terreni coltivati a frutta tropicale. Lo riporta Coldiretti nello studio ‘I tropicali italiani’, presentato in occasione dell’apertura a Milano del Villaggio contadino dell’associazione. Banane, manghi, avocado, litchi, ma anche varietà meno note, come lo zapote nero e la sapotiglia. È la Sicilia la regione che ospita la maggior parte delle coltivazioni, in particolar modo nelle campagne tra Messina, l’Etna e Acireale. Seguita dalla Calabria. Si tratta di un segmento di mercato che attira sempre maggiore interesse da parte dei consumatori, infatti, secondo un sondaggio di Coldiretti-Ixé, sei italiani su 10 acquisterebbero frutta tropicale di origine nostrana. Il 71% sarebbe inoltre disposto a pagare di più la garanzia dell’origine italiana.
Frutta tropicale italiana: aumentate 60 volte le superfici coltivate
RepartoGrafico2019-07-08T15:37:13+02:008 Luglio 2019 - 15:37|Categorie: Ortofrutta|Tag: coldiretti, frutta tropicale, Italia|
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