Roma – “Ci sono ancora molte questioni aperte, soprattutto in materia di agricoltura, in merito all’adozione dell’accordo con il Mercosur da parte della Commissione europea, che dà il via libera alla più grande intesa commerciale, con 700 milioni di consumatori coinvolti”, spiega Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. “Nel processo di ratifica, con la presentazione ai 27 Paesi membri e all’Europarlamento, auspichiamo che ci siano spazi di miglioramento, soprattutto per i comparti più esposti: carni bovine, pollame, riso, mais e zucchero”.
Giansanti prosegue: “L’accordo è ancora penalizzante per importanti produzioni europee e italiane in termini di concorrenza e sicurezza alimentare. La necessità di un principio di reciprocità che richieda ai produttori del Mercosur di rispettare gli stessi parametri ambientali, sanitari e sociali previsti per gli agricoltori europei è un elemento imprescindibile per le nostre imprese e il sistema agroalimentare, che non potrebbero competere con produttori esteri sottoposti a regole meno restrittive”.
“La sostenibilità del settore primario italiano ed europeo, sotto tutti i punti di vista, è frutto di un lungo processo di impegni e investimenti che non può essere minacciato da accordi commerciali con Paesi che oggi non rispettano questi standard. Le garanzie annunciate dalla Commissione non sembrano al momento tutelare a sufficienza il nostro settore e l’eccellenza delle nostre produzioni”, aggiunge il presidente.