Gruppo Casalasco chiude il 2024 con un fatturato di 605 milioni di euro e presenta il settimo Bilancio di sostenibilità

Rivarolo del Re (Cr) – Gruppo Casalasco, player di riferimento nella selezione, coltivazione, trasformazione del pomodoro, confezionamento e commercializzazione dei suoi derivati, ha chiuso il 2024 con un fatturato di 605 milioni di euro e presenta il settimo Bilancio di sostenibilità che consolida anche i dati delle controllate Emiliana Conserve, SAC, Pomì USA e De Martino.

Ambiente, Innovazione, Ricerca & Sviluppo, Persone e Filiera sono i cinque pilastri che guidano la strategia di sostenibilità del Gruppo, con l’obiettivo di promuovere una crescita responsabile ed equilibrata tra sviluppo economico, tutela ambientale e benessere sociale.

Sul fronte della Governance, Casalasco adotta un sistema trasparente e responsabile, con certificazioni Ecovadis (valutazione indipendente riconosciuta a livello internazionale che analizza le performance di sostenibilità aziendale in ambito ambientale, diritti umani, etica e approvvigionamento responsabile) per Casalasco ed Emiliana Conserve; applica i criteri Esg sia alle attività interne sia alla valutazione dei fornitori; aderisce ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite; adotta i principi contabili internazionali Ias/Ifrs.

Per quanto riguarda l’ambiente, nel 2024 è proseguito il piano ‘Road to Net Zero Emission’ per ridurre al minimo l’impatto ambientale lungo l’intera filiera. Tra i principali risultati conseguiti: l’utilizzo del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili; la destinazione al recupero del 98% dei rifiuti; l’avvio del nuovo impianto di depurazione acque; il proseguimento degli investimenti in efficienza energetica. Per quanto riguarda il packaging, gli imballi per la passata Pomì destinata al mercato italiano sono costituiti dal 78% di materiale vegetale.

Sul fronte filiera, il Consorzio Casalasco ha rafforzato il proprio modello di filiera integrata, promuovendo pratiche agricole rigenerative e a basso impatto ambientale. Ha inaugurato una nuova filiera dedicata al basilico, basata su un modello controllato che assicura elevati standard di qualità e sostenibilità. Questi sforzi si inseriscono in un quadro più ampio di investimenti, con il progetto ‘Filiera Sostenibile Casalasco’, di cui Casalasco è capofila, che prevede oltre 40 milioni di euro per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sostenibilità dell’intera catena produttiva. Nel settore del pomodoro, Casalasco si conferma leader a livello nazionale, con una produzione di 549.978 tonnellate di materia prima, per un valore economico di 82,7 milioni di euro. Tutto il prodotto è 100% italiano, proveniente da una filiera controllata.

Grande attenzione, poi, alle persone: Casalasco ha rafforzato gli investimenti in formazione e benessere e ha promosso iniziative gratuite per supportare il benessere dei dipendenti (tra queste, il programma di screening oncologico, che ha consentito lo svolgimento di 782 esami diagnostici).

Nella foto: Costantino Vaia, Ad del Gruppo Casalasco

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