I Cobas: “Va assunto Leonard, il nigeriano che sposta i carrelli fuori dalla Coop di Roma”. Il commento di Angelo Frigerio

2022-02-15T17:05:43+01:0014 Febbraio 2022 - 12:06|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , |

Roma – I Cobas lanciano una battaglia sindacale in difesa di Leonard, nigeriano di 24 anni che staziona fuori dalla Coop di via Laurentina, a Roma. E’ in Italia dal 2016, senza documenti di identità, e tutte le mattine scende dall’autobus 789 per ‘lavorare’ all’esterno del punto vendita, rimettendo a posto i carrelli e aiutando i clienti a caricare la spesa in macchina. Quasi sempre gli viene lasciata la moneta utilizzata per il carrello, e così riesce a pagarsi il posto letto, come riporta Repubblica. “Il capo del supermercato mi ha detto come dovevo posizionare i carrelli, prima di me c’erano altri rifugiati che facevano questo”. Commenta Francesco Iacovone, membro dell’esecutivo nazionale dei Cobas: “Si tratta di un fenomeno di caporalato, con i nostri avvocati stiamo preparando una denuncia all’ispettorato del lavoro e un’altra alla procura della Repubblica: questo ragazzo va assunto”. Il sindacalista sostiene anche di aver segnalato più volte la pratica al personale di Unicoop Tirreno e al direttore del punto vendita. Secca la replica dell’insegna: “Neghiamo categoricamente che la persona stia agendo in alcun modo con il nostro avvallo e su nostra indicazione. Abbiamo parlato con le forze dell’ordine chiamate dal rappresentante dei Cobas, ci hanno risposto che è una pratica diffusa in molti supermercati e che se la persona non entra all’interno del supermercato non possiamo fare nulla, a questo ci siamo attenuti”.

Il commento

Siamo alla follia. Parlare di caporalato per un’azienda come Coop che da sempre lotta contro questa forma di sfruttamento del lavoro, è da matti. Da sempre troviamo degli extracomunitari che ci aiutano a ‘fare la spesa’ fuori dai supermercati. Segnalano i parcheggi oppure caricano gli scatoloni o le borse. Poi ritirano il carrello e si prendono il relativo euro. C’è una sorta di regola non scritta fra i direttori del punto vendita e loro. Vivi e lascia vivere. L’iniziativa dei Cobas potrebbe innescare dei provvedimenti nei confronti di queste persone, spesso irregolari. Con segnalazioni alla polizia locale o ai carabinieri. Inevitabili le conseguenze. Tutte a svantaggio di questa povera gente.
Angelo Frigerio
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