Parma – Secondo quanto riportato oggi da Il Sole 24 Ore, due soci di minoranza di Parmalat, Fidelity e Gamco, contestano le acquisizioni intra gruppo portata a termine negli scorsi mesi. Sotto accusa l’operazione che ha portato alla vendita di Lag, un asset di Lactalis, a Parmalat, costata alla società italiana 1,4 miliardi di liquidità. Con due lettere distinte, inviate una a giugno, l’altra a luglio, i due soci lamentano che l’acquisizione abbiano tutelato solo l’azionista di maggioranza Lactalis, proprietario di Parmalat e Lag. “Dopo anni spesi a guardare Parmalat ricostruire meticolosamente la sua liquidità e la sua credibilità, siano enormemente delusi di vederle entrambe sciupate in una operazione fatta nell’interesse di alcuni, ma non tutti, gli azionisti”, si legge nella missiva inviata da Gamco e ripresa oggi da Il Sole 24 Ore. Si scopre così che l’operazione, che già aveva sollevato le proteste dei sindacati e le attenzioni della Consob, non piace neppure ai soci. La contestazione avrebbe portato a un incontro tra Fidelity e Parmalat, in agosto. Meno fortunata Gamco: da Collecchio affermano che la lettera non è mai arrivata. (PF)
I fondi d’investimento contro l’operazione Parmalat-Lactalis Usa
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