Londra (Uk) – L’innalzamento delle temperature che rischia di compromettere la viticoltura nel sud dell’Europa potrebbe essere un fattore positivo per la (attualmente limitata) produzione inglese. A sottolinearlo uno studio, parte del progetto ‘Climate REsilience in the UK Wine Sector’ e pubblicato sul portale Oeno One, che per formulare le sue previsioni ha analizzato la situazione climatica del Regno Unito paragonandola ad alcune aree produttive dell’Europa centrale: lo Champagne e la Borgogna in Francia e la regione del Baden in Germania. I dati raccolti dimostrerebbero come la viticoltura inglese, ad oggi focalizzata quasi unicamente sui vini spumanti (oltre il 70% della produzione totale) proprio in virtù del clima dell’isola, potrebbe allargarsi ad altre tipologie e varietà da qui al 2040 grazie a un aumento delle temperature di 1,4°C circa nelle fasi di crescita delle piante. Il Pinot Nero, ad esempio, è oggi già ampiamente coltivato nell’isola ma solo per la produzione di vini spumanti. Solo in poche annate eccezionalmente calde, infatti, è stato possibile vinificarlo in rosso.
Il cambiamento climatico rivoluzionerà la viticoltura nel Regno Unito. I risultati di un nuovo studio
federica2022-08-22T10:19:10+01:0022 Agosto 2022 - 10:19|Categorie: Vini|Tag: Cambiamento climatico, Pinot nero, Regno Unito, vino, Viticoltura|
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