Il caro energia si abbatte sull’industria alimentare. Farris (ortaggi trasformati) interrompe la produzione

2022-01-19T17:18:24+02:0019 Gennaio 2022 - 17:18|Categorie: Mercato, Ortofrutta|Tag: , , |

Orsara (Fg) – La scure del ‘caro energia’, che pende sulla testa degli imprenditori italiani, miete le prime vittime. Giorgio Mercuri, a capo della Farris di Orsara, in Puglia, nonché presidente di Alleanza cooperative Agroalimentari, ha annunciato che sospenderà per sei mesi (fino a giugno) la produzione di ortaggi trasformati, riconvertendo a grano i campi dei conferitori. Dopo che la bolletta del metano è passata, in cinque mesi, da 2.280 a 12.720 euro al giorno. “Un chilo di zucchine disidratate che l’anno scorso ci costavano 11 euro oggi costano 22, il doppio. A questi prezzi i clienti non comprano, perché non siamo competitivi”, spiega Farris a Il Sole 24 Ore. “Insieme a Federalimentare ci stiamo attivando a livello nazionale e abbiamo più volte sollecitato il governo, che infatti questa settimana incontrerà le parti sociali”, spiega ancora Farris, che aggiunge: “Per intervenire sull’abbattimento dei costi energetici delle industrie ci vorrebbero dagli 80 ai 100 miliardi di euro. Richiedere i fondi necessari è impensabile. Ma senza nessun intervento l’industria alimentare italiana, che non si è fermata con la pandemia da Covid, si fermerà con la pandemia energetica”.

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