Milano – Si è appena conclusa l’edizione 2025 degli Stati Generali del mercato food & beverage, promossi da Italgrob – Federazione italiana dei distributori Horeca, presso il Museo Alfa Romeo diArese (Mi). Dal titolo ‘Raccontare il presente, immaginare il futuro’, ha rappresentato un’occasione per discutere nuovi strumenti di collaborazione tra distributori, ristoratori e produttori, per valorizzare il made in Italy nel mondo del fuori casa.
Sono stati innanzitutto presentati i dati tratti dalla ricerca ‘Beverage, canali e consumi a confronto’ a cura di Marco Colombo, Emea/Apac Media & Analytics Svp Circana. Da gennaio ad agosto 2025 il mercato del beverage in Italia ha mostrato un andamento variabile e i segnali di ripresa, registrati durante l’estate, hanno compensato solo parzialmente l’andamento negativo dei primi mesi dell’anno, con valori sostanzialmente stabili per i distributori di bevande (0%), un lieve incremento per la Gdo (+0,6%) e una flessione per il cash & carry (-3,9%). In particolare, le campagne anti-alcol avviate all’inizio del 2025 hanno avuto un impatto negativo sugli acquisti di spirits, vino e birra, con una domanda che non si è ancora completamente ripresa. Al contrario, l’acqua minerale ha beneficiato di una stagione estiva anticipata e più calda della media.
Invece, dall’analisi di Formind ‘Il consumatore fra carovita e voglia di fuori casa’, a cura di Antonio Faralla, Ceo e founder di Formind, emerge l’esigenza del consumatore di contenere il proprio budget, con un atteggiamento sobrio verso i consumi. Nel mese di settembre 2025 risulta infatti un calo della domanda interna pari al -3,5% sul canale fuori casa da parte del consumatore residente. La domanda migliora a livello complessivo grazie al buon andamento del consumatore non residente, che a settembre fa segnare un +6% rispetto allo stesso mese del 2024. A settembre 2025 il canale perde circa 13 milioni di visite dei consumatori e circa 19 milioni di atti di consumo.
Questo stesso andamento è confermato dai risultati della ricerca ‘Domanda e offerta away from home: serve un nuovo punto di incontro!’ a cura di Bruna Boroni, director industry away from home di TradelaLab, secondo cui la domanda di consumi fuori casa non ha più il fermento e lo slancio registrati nel primo periodo post Covid. Negli ultimi 12 mesi, infatti, il mercato ha perso circa il 2% delle visite, solo in parte recuperato dalla spesa a valore (+0,7%). In estate, inoltre, gli italiani hanno anche ridotto i consumi nei bar e ristoranti. I motivi sono riconducibili da un lato alla perdita di potere di acquisto dall’altro a una rinnovata attenzione al benessere.
“Il settore Horeca non è soltanto un comparto economico: è un presidio sociale e culturale. Oggi gli italiani spendono di più per mangiare e bere fuori casa, ma lo fanno meno spesso, spinti dal caro vita e dai cambiamenti nei modelli di consumo”, ha affermato Antonio Portaccio, presidente di Italgrob. “La nostra responsabilità come Federazione è chiara: creare nuovi equilibri tra domanda e offerta, promuovere efficienza e sostenibilità, garantire trasparenza e dare voce alle imprese che rischiano di essere schiacciate dalle dinamiche globali. In quest’ottica continueremo a lavorare su dialogo con le istituzioni, formazione, innovazione green, centralità del consumatore e tutela della ristorazione indipendente”.