Il libro, cibo per la mente, cerca di strutturare le sotto-categorie. Il confronto Mondadori-Feltrinelli

2023-12-05T10:41:31+02:005 Dicembre 2023 - 10:41|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , , |

Di Luigi Rubinelli

Il libro, lo sappiamo, è cibo per la mente.

Le librerie, correttamente, sfruttano questo assioma per stimolare l’acquisto del libro e la sua lettura.

In pratica si tratta di spezzare la macro categoria (Narrativa, ecc.) per dare nuovi stimoli all’acquirente, un lavoro non facilissimo.

 

 

Mondadori punta molto sul digital signage, eleganti certo, ma meno fruibili.

Feltrinelli invece approfondisce la categoria in modo tradizionale con paratie mobili.

Sono due modi diversi: quello di Mondadori (aperto nel marzo 2023) è più evoluto, quello di Feltrinelli (aperto nel dicembre 2023) più tradizionale. Il primo è più evanescente e richiede di fermarsi, il secondo è più immediato, forse più rischioso per l’insegna, che deve sottolineare in questo modo il suo posizionamento (non sempre condiviso), ma che dello stimolo fa la sua vita a scaffale.

Sono due modi diversi di organizzare gli spazi: Mondadori ha scelto quello più da supermercato (ci si passi il termine), quello di Feltrinelli è più intimo, da libreria tradizionale appunto.

Feltrinelli rinuncia all’apertura simultanea di un punto ristoro, è questo è un bene, perché gli spazi sono ridotti e di cafeterie ce ne sono già troppe.

Un’unica osservazione sui pantoni utilizzati:

  • Mondadori sceglie il rosso,
  • Feltrinelli sceglie il nero.

Forse era meglio fare l’inverso.

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