Il ministro Centinaio da Dusseldorf: “Sistema Italia ha troppe voci, sembra l’Armata Brancaleone”

2019-03-20T13:26:53+02:0020 Marzo 2019 - 13:26|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , |

Dusseldorf (Germania) – Interpellato sulla necessità di una cabina unica di regia per l’internazionalizzazione del made in Italy con obiettivi a medio e lungo termine, il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio da Dusseldorf non le ha mandate certo a dire. “È vero che di questo tema si è ripreso a parlare, ma di concreto in definitiva c’è poco”, ha esordito il ministro. “Il motivo è lo stesso di cui si parla da sempre: siamo, ahimè, abituati a procedere facendo ognuno per sé e di testa sua. Di conseguenza, tanto sul vino, ma anche per moltissimi altri prodotti del nostro paese, ognuno va a promuoversi secondo quelle che sono le sue strategie e i propri obiettivi. […] Ci troviamo ad andare in giro per il mondo in ordine sparso: importantissime voci e proposte diverse, ma senza pensare che il nostro interlocutore ne ha davanti tanti che parlano con una voce unica. Faccio un esempio, così almeno non potrò essere tacciato di essere il classico politico che dice cose di cui non si capisce niente: Ice, Enit, Regioni, Consorzi, Camere di commercio, Camere di commercio estere, privati, eccetera, eccetera, eccetera. Tutti vanno all’estero e dicono cose totalmente diverse l’una dall’altra. E questo è il sistema Italia. Arriva il sistema Francia e c’è uno, due o tre interlocutori al massimo: con la Spagna è la stessa cosa, idem per la Germania e altri. Un buyer cinese, australiano o americano ascolterà di più l’Armata Brancaleone Italia o chi si presenta in modo organizzato? Io, se fossi un buyer che arriva dall’altra parte del mondo, ascolterei chi si presenta in maniera organizzata. L’Italia per fortuna ha un prodotto di qualità e, di conseguenza, regge. Ma se non lo avessimo, saremmo spazzati via da tutto il resto del mondo”.

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