Roma – L’azienda agricola Gandini, di Guidizzolo, nell’alto Mantovano, ottiene il riconoscimento ‘Nuove frontiere’ del Premio nazionale per l’innovazione in agricoltura ideato da Confagricoltura. Sono le serre idroponiche per la coltivazione dei pomodori che hanno valso il riconoscimento all’azienda mantovana. Questa tecnologia fa a meno della terra e consente un risparmio dell’acqua fino al 90%, permette inoltre di produrre pomodori a qualsiasi latitudine, grazie al controllo delle temperature e alla luce costante emessa dai led. In aggiunta, non produce residui chimici inquinanti. In sostanza, si tratta di vasche, sospese una sull’altra, che consentono di recuperare tutta l’acqua utilizzata, sparandola dalle sostanze nutritive, a loro volte rimesse in circolo, e che permettono di riscaldare le serre con l’anidride carbonica prodotta. L’azienda agricola Gandini, solo nel 2018, ha raccolto oltre 30mila quintali di pomodori, fra ciliegini, datterini, miniplum e costoluti, tutti quanti senza nichel, perfetti per gli intolleranti, su una superficie di 11 ettari di serre. La premiazione si è tenuta ieri a Roma, a Palazzo della Valle. Hanno ottenuto il riconoscimento anche il Gruppo CeralInnova di Pralormo (To), per la tracciabilità della filiera della birra; e Genagricola di Caorle e l’impresa vitivinicola Chiarlo di Asti, che all’unanimità sono state premiate per la categoria ‘Smart Land, Smart Cities’.
Pomodoro idroponico: premiata l’azienda agricola Gandini
RepartoGrafico2019-07-18T16:49:45+01:0018 Luglio 2019 - 12:00|Categorie: Ortofrutta|Tag: Azienda agricola Gandini, pomodoro, serra idroponica|
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