Modena – Grazie alla rimozione delle misure zero-Covid, riprende la domanda cinese di carne. Nei primi due mesi del 2023, come mostra un’analisi di Clal, i consumi di carne suina sono aumentati del 50% (fonte: Gro Intelligence) e l’import registra un +24,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, nonostante i prezzi siano ancora elevati. La domanda cresce per carni fresche, congelate, e per i salumi, in particolare salsicce e salami (+134%). La maggiore domanda di carne suina rappresenta un incentivo per il settore ad espandersi. Ma rafforzerebbe la dipendenza cinese dalla soia e dal mais esteri. L’import cinese di soia ha raggiunto un livello record tra gennaio e febbraio (+16% rispetto allo stesso periodo del 2022). L’aumento principale si è verificato negli acquisti dagli Usa, principali fornitori con una quota del 72% e favoriti sia dalla stagionalità della produzione sia da ritardi nella raccolta e nelle spedizioni verificatisi in Brasile, dovuti al maltempo. Valori record anche per le importazioni di mais: a febbraio +59% rispetto allo stesso mese del 2022. Le maggiori quantità sono state acquistate principalmente negli Usa, che coprono circa il 40% delle importazioni di mais.
Import cinese: nei primi mesi del 2023, riprende la domanda di carne suina, soia e mais. L’analisi di Clal
Margherita Luisetto2023-03-31T09:29:37+02:0031 Marzo 2023 - 09:26|Categorie: Carni, Salumi|Tag: carne cina, carni suine, Import Cina|
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