In Veneto si riaccende il dibattito sul Prosecco in lattina

2022-12-12T10:37:58+02:0012 Dicembre 2022 - 10:37|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Valdobbiadene (Tv) – “Immagine e qualità del vino italiano, tra cui il Prosecco, sono incompatibili con la lattina. Ho provveduto nelle scorse settimane a segnalare alle autorità competenti, attraverso il Consorzio di tutela della denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg, la strumentalizzazione a fini pubblicitari da parte di un’azienda che produce un vino da uve glera confezionato in lattina millantando di offrire al consumatore un nuovo modo di gustare il Prosecco”, a dirlo è Tommaso Razzolini, consigliere regionale del gruppo consiliare Fratelli d’Italia–Giorgia Meloni, come riporta Treviso Today.

Affermazioni che riaprono un capitolo mai davvero chiuso. E aperto oltre 10 anni fa quando un’azienda di Monaco di Baviera lanciò sul mercato il ‘Rich Prosecco’ in lattina, imbottigliato in Germania e sponsorizzato da Paris Hilton. Le azioni legali intraprese dalla Docg Prosecco hanno portato al cambio di nome in ‘Rich Secco’, chiudendo (apparentemente) la questione.

Oggi, però, l’utilizzo di immagini delle colline di Valdobbiadene e di diciture come ‘premium, high quality Prosecco’ per la promozione di Rich Secco riaprono la questione. E se da un lato c’è chi ricorda che il Prosecco, come da disciplinare produttivo, può essere imbottigliato solo in vetro, che anche chi, come il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, si chiede se non possa esserci un futuro anche per questa tipologia di prodotti, come riporta Medianordest.

D’altronde lo stesso Zaia, nel 2006, affermava che “nessuno si scandalizza perché il caviale viene venduto in scatola; e nessuno confonde la carne in scatola con la ‘Fiorentina’: non vedo perché dovremmo stracciarci le vesti per la vendita in lattina del Prosecco. Semmai si tratterà di vigilare sulla qualità del contenuto, perché si tratta del Prosecco del Veneto”, riportava un articolo di WineNews di allora. “Dal punto di vista del marketing – spiegava Zaia – è un’opportunità che risponde a una richiesta che proviene dalla distribuzione e dal mercato mondiale e che ci fornisce una straordinaria occasione per far conoscere ad un numero sempre più vasto di consumatori uno dei nostri vini più famosi”.

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