Parma – Dopo il commissariamento dell’Istituto Parma Qualità e di Ifcq, che scatterà l’1 maggio ed è legato all’inchiesta sui falsi Dop, “i produttori di prosciutto di Parma si dichiarano parte lesa e auspicano che si faccia presto chiarezza punendo severamente i colpevoli”. A prendere posizione è Stefano Fanti, direttore del Consorzio, il quale ha precisato: “Tale vicenda non riguarda in alcun modo aspetti di sicurezza alimentare. Il Consorzio precisa inoltre che nessuna coscia dei maiali provenienti dagli allevamenti coinvolti è diventata né diventerà Prosciutto di Parma ed eventuali cosce in stagionatura sono state facilmente identificate e, se del caso, distolte dal circuito”. “Il provvedimento adottato da Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari)”, aggiunge Fanti, “consiste sostanzialmente in un controllo rinforzato sugli Istituti nell’ambito di una procedura ministeriale mirata all’implementazione e al rafforzamento del sistema dei controlli in particolare nella fase di allevamento. L’obiettivo finale è quello di dotare gli Istituti di controllo di strumenti moderni per rendere più efficace la prevenzione delle frodi”.
Inchiesta falsi Dop: il Consorzio del prosciutto di Parma si dichiara parte lesa
federico2023-06-22T17:23:29+02:0019 Aprile 2018 - 14:57|Categorie: Salumi|Tag: Consorzio prosciutto di Parma Dop, Falsi Dop|
Post correlati
Cun suino vivo: rimbalzo quasi finito, solo +0,9 centesimi (pesante Dop a 1,959 euro/kg)
30 Aprile 2025 - 16:08
Veroni protagonista agli Internazionali di Tennis di Roma e a Tuttofood Milano
29 Aprile 2025 - 14:41
Peste suina, il commissario Filippini: “Dobbiamo difendere gli allevamenti semibradi”
28 Aprile 2025 - 09:08
Cun tagli freschi: è quasi tregua, ma la coppa per stagionatura vola (+11,8% in un mese)
28 Aprile 2025 - 08:45