Milano – La ripresa dei consumi potrebbe essere vicina. Il condizionale è d’obbligo perché scenari internazionali (crisi greca e tensioni geopolitiche) e vicende interne (aumento dell’Iva) potrebbero compromettere un rilancio. Secondo le previsioni Iri, comunque, nei prossimi mesi del 2015 e nel 2016 si registrerà una crescita continuativa nel largo consumo confezionato. Le stime indicano un incremento delle vendite del 1,4% a volume (a prezzi costanti) nel 2015 e del 1,2% nel 2016. Trend positivo anche a valore, con un +1,7% nel 2015 e un +2,1% nel 2016 (aggiornamento a giugno 2015, totale Italia: iper+super+libero servizio piccolo+drugstore+discount). Per quanto riguarda i prezzi al dettaglio, le previsioni per il 2015, indicano uno scarso dinamismo (+0,3%), con una crescita dello 0,9% nel 2016. Passando dalle stime al precosuntivo per il primo semestre 2015, Iri segnala un incremento a volume dell’1,6% e del 2% a valore. È soprattutto la ripresa della fiducia delle famiglie, secondo Iri, ad avere spinto al rialzo le vendite. Altro fatto notevole è che questo incremento non ha coinciso con un aumento della pressione promozionale. Le marche industriali continuano a registrare un trend positivo, mentre la marca del distributore continua in una fase di involuzione che segue quella dell’anno scorso: altro elemento interessante del puzzle. Questo contesto, rileva Iri, ha contribuito alla ripresa a valore del carrello della spesa, che ha portato un leggero aumento dell’indice medio dei prezzi, nonostante l’inflazione sia ancora pressoché nulla.
Iri vede la ripresa nel largo consumo confezionato. Continua il calo per l’Mdd
RepartoGrafico2015-07-09T17:13:18+02:008 Luglio 2015 - 10:59|Categorie: Retail|Tag: grecia, iri, iva, largo consumo confezionato, ripresa|