Roma – Secondo i dati Istat sul commercio estero con i paesi extra Ue, diffusi oggi, a gennaio 2015 entrambi i flussi commerciali presentano una diminuzione rispetto al mese precedente, più marcata per le esportazioni (-2,4%) che per le importazioni (-0,4%). La flessione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è legata, in misura maggiore, all’energia (-18,5%) e ai beni strumentali (-2,7%). Soltanto le vendite di prodotti intermedi (+0,4%) sono in lieve espansione. Nel dettaglio, al netto della componente energetica, la crescita congiunturale dell’export nell’ultimo trimestre è più sostenuta (+1,4%) ed è trainata dalle vendite di beni di consumo (+3,8%) e di prodotti intermedi (+2,2%). Quanto ai paesi di destinazione, gli Stati Uniti rappresentano il mercato di sbocco più dinamico (+24,4%). Le vendite verso Russia (-36,7%), MEercosur (-24,0%), Asean (-12,8%) e Giappone (-12,7%) risultano in marcata flessione. Le importazioni da Russia (-40,2%) e Opec (-23,3%) sono in rilevante calo; in controtendenza gli acquisti da Stati Uniti (+15,6%) e Mercosur (+13,9%). Cina (+9,0%), Turchia (+6,6%) e India (+6,0%) conseguono incrementi tendenziali più contenuti mentre flettono le importazioni da paesi Eda (-9,3%) e paesi Asean (-2,2%).
Istat, commercio estero extra Ue: a gennaio export a -2,4%. Pesano in particolare i dati negativi dell’energia
RepartoGrafico2015-02-25T10:59:18+02:0025 Febbraio 2015 - 10:59|Categorie: Mercato|Tag: export, import, istat, paesi extra Ue|