Italmopa: ‘Industria molitoria penalizzata nella distribuzione del valore di pasta e pane’

2019-10-10T11:30:36+02:0010 Ottobre 2019 - 09:01|Categorie: Dolci&Salati, Pasta e riso|Tag: , |

Roma – Uno studio firmato Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) chiarisce la ripartizione, tra i vari attori, del valore delle filiere di pasta e pane. Per ogni euro speso in pasta dal consumatore, sulla base di una media calcolata nell’arco degli anni 2008/2018, 24,1 centesimi sono destinati al produttore agricolo; 6,4 centesimi al molino; 37,9 centesimi al pastificio; 31,6 centesimi alla distribuzione. Per ogni euro speso in pane, questa volta sulla base di una media calcolata tra il 2014 e il 2018, 8,6 centesimi sono destinati al produttore agricolo; 2,9 centesimi al molino; 34,0 centesimi ai produttori di pane sfuso all’ingrosso; 54,5 centesimi alla distribuzione (vendita al dettaglio). Cosimo De Sortis (foto), presidente di Italmopa (Associazione industriali mugnai d’Italia), commenta: “Dati che risulteranno inaspettati ai consumatori, ormai convinti – attraverso un’intensa attività di ‘condizionamento’ – che a ‘soffrire’ sia la sola produzione agricola”, mentre l’anello più penalizzato delle filiere frumento duro-pasta e frumento tenero-pane, in termini di ridistribuzione del valore, è proprio l’industria molitoria. “Ci auguriamo”, aggiunge il presidente, “che quanto affermato da Ismea possa smascherare la disinformazione – troppo spesso dettata, in questo caso sì, da interessi di parte – che è stata diffusa sulla materia e aiutare i consumatori a orientare le proprie scelte in modo sempre più consapevole”.

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