Milano – Just Eat punta a crescere in Italia. In controtendenza con il resto del mercato italiano del delivery – sempre meno affollato dopo l’abbandono di Uber Eats e dei vari servizi di quick commerce come Sezamo e Gorillas – l’azienda punta a espandersi. In che modo? Incrementando il numero di ristoranti e locali presenti sulla piattaforma e con un piano di assunzioni che prevede l’ingresso di 2mila nuovi rider, assunti con regolare contratto di lavoro subordinato e stipendio fisso, tra il 2023 e il 2024.
Grazie a un’intesa raggiunta tra i ministri del lavoro dei Paesi Ue, infatti, i rider non possono più essere inquadrati come autonomi, ma devono essere assunti come dipendenti qualora la loro attività sia sottoposta ad almeno tre criteri su una lista di sette. Tra questi: la presenza di un tetto massimo sulla remunerazione, regole di aspetto o condotta da rispettare, la supervisione della performance anche attraverso algoritmi, l’imposizione di orari di lavoro e l’impossibilità di rifiutare i compiti assegnati senza ricevere penalizzazioni.
