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Kroger-Albertson: alcuni produttori americani scrivono all’antitrust per opporsi alla fusione

New York (Usa) – Continua a far discutere la fusione delle due super catene americane Kroger e Albertson, in seguito al deal raggiunto lo scorso ottobre (leggi qui). Nonostante le due società abbiamo più volte affermato che l’operazione – dal valore di 24,6 miliardi di dollari – permetterà di offrire ai consumatori prezzi più convenienti, in molti ritengono che questa super concentrazione si tradurrà in un indebolimento del potere contrattuale dei fornitori. “Un esorbitante potere d’acquisto che metterà i fornitori gli uni contro gli altri per aggiudicarsi le commesse”, secondo tre associazioni americane di produttori ortofrutticoli – Western Growers, the California Fresh Fruit Association e Colorado Fruit & Vegetable Growers Association – che negli scorsi giorni hanno scritto alla Federal Trade Commission (Ftc), l’antitrust americana, per opporsi al merger (leggi qui). “Con il volume di prodotti che Kroger sarà in grado di muovere dopo la fusione, i prezzi pattuiti nei contratti con i fornitori scenderanno in fretta, mentre i costi sulle spalle della nostra industria per il personale, l’acqua, i fertilizzanti, i trasporti e altre spese crescono anno dopo anno”, si legge nella lettera. “Nel frattempo, i fornitori stranieri saranno ben lieti di guadagnare maggior spazio a scaffale”. In seguito alla fusione, la società deterrebbe una quota di mercato del 15,6%, seconda solo a Walmart con il 21%. Nel frattempo altre associazioni, sia unioni di produttori che di lavoratori preoccupati da possibili licenziamenti, si stanno unendo alla petizione.

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