La Cgil attacca Ferrarini (2). La risposta dell’azienda

2021-03-29T08:16:31+02:0025 Marzo 2021 - 10:04|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , , , |

Reggio Emilia – In merito alle accuse che la Flai Cgil ha mosso  a Ferrarini (leggi qui) l’azienda risponde tramite Anna Giovannelli, direttore del personale: “La Cgil attacca un’azienda alimentare che non utilizza cooperative ‘spurie’ e che tutela i propri dipendenti. Come noto il mondo del lavoro nell’agroalimentare è inquinato dalla presenza di cooperative ‘spurie’ che pagano meno e non danno tutele. Parliamo di migliaia di persone che non godono dei diritti che invece hanno i dipendenti di un’azienda come Ferrarini, che ha soltanto dipendenti diretti”. E aggiunge :”E’ fondamentale chiarire che non è la Cgil, come scritto nei comunicati, ma sarà il Tribunale a dichiarare la legittimità o meno dei due licenziamenti di Nicola Comparato e Dadje Zah Alain Guy. Riteniamo di avere agito in modo assolutamente corretto e nel rispetto della Legge e delle necessarie garanzie per i lavoratori. Ribadiamo che il licenziamento non ha nulla a che fare con la positività al Covid del lavoratore, di cui peraltro nulla sapevamo fino ad oggi, non essendoci mai pervenuto alcun certificato medico da parte del lavoratore e dai propri familiari. Per diversi mesi il lavoratore non ha comunicato nulla all’azienda, che si è dunque vista impossibilitata ad attivare un’interlocuzione. Le motivazioni del licenziamento sono ben altre – e in questa sede manterremo il massimo riserbo per la tutela dello stesso lavoratore come richiede la legge – respingendo fermamente tutte le accuse che la Cgil ci rivolge, pubblicando strumentalmente informazioni sensibili del lavoratore”.

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