Angri (Sa) – La Doria, specialista nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta, chiude il 2023 con un fatturato di 1,228 miliardi di euro (+20,6% rispetto all’esercizio precedente) nonostante il contesto internazionale contrassegnato da grandi incertezze geopolitiche e uno scenario macroeconomico caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche. Come fanno sapere dall’azienda, questo traguardo è frutto non solo dell’aumento dei listini, ma anche di un incremento dei volumi venduti e degli ampi investimenti realizzati da La Doria negli ultimi cinque anni. Tra il 2019 e il 2023, infatti, il gruppo ha investito circa 142 milioni di euro, tra cui circa 60 milioni per l’aumento della capacità produttiva e per la logistica, oltre 20 milioni in interventi relativi alla sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico e circa 10 milioni per la digital transformation.
Per quanto riguarda la composizione del fatturato per tipologia di prodotto, gli incrementi hanno riguardato: la ‘Linea rossa’ +34%, la ‘Linea legumi, vegetali e pasta in scatola’ +27,5%, la ‘Linea sughi’ +26,2%, la ‘Linea frutta’ +0,9%, le linee ‘Trading’ (comprendenti i prodotti che la controllata LDH La Doria Ltd importa da terzi e commercializza sul mercato inglese, come la pasta secca, il tonno, il salmone, il mais in scatola) +10,6%.
In merito alla suddivisione del fatturato per marchi, il peso delle PL ha raggiunto il 95,6%, mentre il restante 4,4% è stato generato con i marchi aziendali e con il copacking industriale.