Parigi (Francia) – Il dipartimento dell’Agricoltura francese ha abbassato il livello di rischio per l’influenza aviaria da ‘grave’ a ‘modesto’. A partire dalla fine di novembre e fino alla metà di marzo, le autorità hanno registrato solo 10 casi ad alta patogenicità; nello stesso periodo dell’anno precedente i casi erano stati 315, e durante l’inverno oltre 3mila, come riporta il sito Poultry World. Merito della campagna di vaccinazione di massa, che ha visto protagoniste soprattutto le anatre. Alla fine di febbraio, più di 21,6 milioni di volatili erano stati vaccinati (un terzo dell’obbiettivo finale di 64 milioni). Il costo totale della campagna è stimato sui 100 milioni di euro, pagati dallo Stato francese per l’85%. La gran parte delle restrizioni sugli allevamenti di pollame è stata di conseguenza abbassata, anche se rimangono attive quelle riguardanti le anatre in specifiche zone di migrazione. Restano obbligatori i test di accertamento prima del trasporto degli animali.
Il Belgio, invece, è stato dichiarato libero dall’influenza aviaria dalla World Organisation for Animal Health (Woah), con soltanto otto casi accertati all’interno delle aziende nel corso del 2023. La Germania, ancora, ha registrato un netto declino del numero di casi di aviaria HPAIV H5 registrati all’interno degli allevamenti: 13 nel mese di dicembre 2023.
