Il vecchio che avanza

2024-04-29T09:40:36+02:0029 Aprile 2024 - 09:40|Categorie: Editoriali del direttore, Mercato|Tag: , , , , |

La notizia l’abbiamo pubblicata su alimentando.info agli inizi di aprile: Amazon sarebbe pronta a eliminare dai suoi negozi fisici di generi alimentari – gli Amazon Fresh – la tecnologia nota con il nome di ‘Just Walk Out’. In linea teorica, grazie a un complesso sistema di telecamere e sensori, questa metodologia dovrebbe consentire ai clienti di prelevare gli articoli e uscire senza passare dalle casse, ricevendo in seguito un addebito direttamente sull’app.

In realtà, come riportano diversi siti d’informazione americani, pare che il sistema si sia basato fino a oggi su un monitoraggio costante da parte di circa un migliaio di cassieri ‘fuori sede’ (più precisamente localizzati in India), che controllano fisicamente le registrazioni video (circa il 70% di quelle totali effettuate) per certificare il pagamento. Pagamento che, per questa stessa ragione, viene spesso notificato con grande ritardo. Quindi degli autentici ‘schiavi’ che ne controllano il funzionamento: alla faccia della tecnologia più avanzata. La rivoluzione nella rivoluzione avverrà in tutti e 27 i negozi Amazon Fresh negli Stati Uniti che usano la tecnologia ‘Just Walk Out’, su un totale di 44. Ma, la di là della follia dei controllori in remoto, sembra che la decisione sia collegata a un basso indice di gradimento espresso dai consumatori. In sostituzione, verranno implementati i ‘Dash cart’: carrelli intelligenti integrati di sensori che una volta riempiti di articoli permettono di fare check-out senza passare dalle casse, ma anche di vedere in tempo reale il riepilogo della propria spesa. Vedremo se e come funzionerà la nuova tecnologia.

Sempre Amazon fa sapere che sta lanciando un nuovo format commerciale con l’insegna di Whole Foods Market. Si chiamerà Daily Shop, ed è concepito per essere un negozio di dimensioni ridotte, orientato a soddisfare le esigenze degli acquirenti delle aree urbane ad alta densità. Il formato mira a offrire un’alternativa più compatta ed efficiente, adatta alle esigenze specifiche delle aree urbane. Questi negozi ‘quick-shop’, che avranno una superficie compresa tra i 650 e i 1.300 metri quadrati, sono pensati per sfruttare meglio le proprietà immobiliari delle città. L’apertura del primo punto vendita di questo tipo è prevista per la fine dell’anno nell’Upper East Side di Manhattan, cui seguiranno altri negozi a New York.

Ma come? Non si tratta forse di una versione riveduta e corretta dei nostri negozi di prossimità? Quelli dove c’era una volta, e c’è ancora, il signor Mario e la signora Maria che gestiscono la bottega, conoscono tutti i loro clienti e ti consigliano al meglio sui prodotti da acquistare? Una volta c’era la matita dietro l’orecchio del salumiere e il block notes dove segnare i conti. Per non parlare del libretto blu dove veniva segnata la spesa, poi saldata a fine mese. Ricordo con tenerezza il mio povero nonno Angiulin (Angelino). Gli piaceva bere ma la moglie lo teneva a stecchetto. Nonna Rosa gestiva la cassa e non gli allungava niente, se non poche monete la domenica.  Dopo la morte del nonno scoprii, in una scatola, una gomma, una matita e degli spiccioli. Andava lui a fare la spesa e riusciva a taroccare lo ‘scontrino’ del negoziante, cancellando le varie voci e la somma. Al bar della stazione se lo ricordavano tutti per le sue frequentazioni quotidiane. Soprattutto la mattina, dopo la spesa…

Ma ritorniamo ad Amazon, ovvero la più tecnologica delle piattaforme. Ricordate Amazon Go? È il nome del negozio completamente automatizzato e senza casse. Ebbene, la company di Seattle ha chiuso nel 2023 ben otto punti vendita negli Usa (ne restano 23). Amazon starebbe valutando la possibilità di rinunciare ai negozi urbani a favore di quelli in periferia. L’idea è di rivolgersi alle persone che lasciano la città per tornare a casa dal lavoro. Se questo piano non dovesse funzionare, Amazon Go potrebbe scomparire addirittura quest’anno.

Lasciamo gli Stati Uniti e atterriamo in Italia. C’era una volta il supermercato del futuro di Coop. Era stato progettato dall’archistar Carlo Ratti per Expo 2015 e trasportato successivamente nel centro commerciale Bicocca Village, a Milano. L’obiettivo dell’avveniristico punto vendita era integrare le nuove tecnologie con un ambiente caldo e accogliente. Per l’occasione furono trasferiti da Expo 2015 i 52 schermi interattivi (sei sospesi sopra i banchi dei freschi) con etichette virtuali. Era possibile indicare un frutto o un ortaggio e in automatico sul display si potevano vedere le informazioni sul prodotto. Oppure bastava scansionare il codice a barre per conoscere i valori nutrizionali di un prodotto. Per il negozio, Coop Lombardia aveva investito 4,5 milioni di euro. Il negozio, aperto nel dicembre 2016, venne chiuso domenica 30 gennaio 2022.

Chiudiamo con Unes. Nel 2023 la catena ha archiviato l’Everyday low price per focalizzarsi su una politica commerciale ‘tradizionale’ con volantini, promozioni e una nuova loyalty app. Il tutto accompagnato da un rebranding cominciato nello storico punto vendita di via Val di Sole a Milano (aperto nel 1967), che prevede la conversione dei negozi con insegne ‘U! Come tu mi vuoi’ e ‘U2 supermercato’ nel marchio Unes con il nuovo payoff ‘Vicini di spesa’.

Tutti esempi che dimostrano quanto siano fallaci e ingannevoli talune previsioni e scelte per il supermarket del futuro. Per dirla con uno slogan del ’68, il negozio tradizionale ‘vive e lotta insieme a noi’.

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