Bentonville (Usa) – Inatteso retromarcia di Walmart sulle tecnologie di self check out. Sembra infatti che il colosso della distribuzione stia tornando alle origini nei negozi in cui ha sperimentato negli scorsi mesi l’implementazione di sofisticati sistemi digitali di pagamento. Il direttore delle comunicazioni globali dell’insegna, Brian K. Little, ha spiegato le motivazioni alla base di questa scelta: “Stiamo convertendo le corsie di cassa automatica del nostro negozio 7437 Watson Road di Shrewsbury, Missouri, in corsie di cassa tradizionali. La decisione si è basata su diversi fattori, tra cui il feedback dei collaboratori e dei clienti, i modelli di spesa e le esigenze commerciali di quest’area. Riteniamo che il cambiamento migliorerà l’esperienza di acquisto in negozio e darà ai nostri collaboratori la possibilità di fornire un servizio più personalizzato ed efficiente”. L’azienda ha scelto di non dare ai clienti il tempo di abituarsi alle nuove macchine e di imparare a usarle, rinunciando a proseguire la sperimentazione, sulla scorta della segnalazione di file sempre più lunghe, determinate dall’assenza di informazioni precise sul modo in cui occorreva effettuare la scansione dei prodotti acquistati e poi pagare. La clientela ha valutato come una sorta di discriminazione la ripartizione disomogenea tra le corsie riservate ai soci e quelle generiche. In molti si sono lamentati che il pagamento della quota associativa fosse una sorta di balzello obbligato per chi voleva file più brevi. Per ciò che riguarda il personale, le interazioni con la clientela non sono affatto diminuite: gli addetti hanno dovuto presidiare i chioschi di self check out per prevenire i furti, controllare le ricevute o aiutare i clienti che non erano in grado di utilizzare le nuove macchine da soli.
