TurboCibus! Il pagellone

2024-05-10T12:49:40+02:0010 Maggio 2024 - 12:49|Categorie: Aperture del venerdì, in evidenza|Tag: , , |

L’evento di Fiere Parma fa il botto. Mai visti così tanti operatori del settore. Buyer italiani e stranieri hanno fatto la fila agli stand. Permangono perplessità su servizi e logistica.

di Angelo Frigerio e Federico Robbe

L’ORGANIZZAZIONE

Una macchina da guerra. La squadra capitanata da Antonio Cellie ha vinto la sfida con il mercato. Qualche smagliatura sui servizi (vedi a pagina 3) ma per il resto l’edizione 2024 di Cibus va in archivio come una fra le più riuscite. Bene, bravi, avanti così verso Tuttofood 2025.

Voto: 9

BUYER ITALIANI

Cibus resta un punto di riferimento per la business community italiana: buyer di Gd, Do, Horeca e negozi specializzati hanno potuto toccare con mano il meglio dell’agroalimentare made in Italy e non solo. Abbiamo visto file di buyer fuori dagli stand in attesa di essere ricevuti. Mai vista una cosa del genere.

Voto: 9

IL CALENDARIO FIERISTICO

Al di là di qualche cartellone con le date delle prossime edizioni di Tuttofood (2025-2026) e Cibus (2027), le aziende e i buyer sanno poco o nulla del calendario fieristico dei prossimi anni. C’è chi pensa che Cibus scomparirà, quasi tutti ignorano le due edizioni consecutive di Tuttofood. Vista l’importanza dell’accordo tra Fiere Parma e Fiera Milano, i prossimi passaggi andrebbero comunicati meglio.

S.V.

BUYER ESTERI

Sul fronte operatori internazionali, Fiere di Parma ha svolto un lavoro eccellente: grazie anche al supporto dell’Agenzia Ice, i padiglioni di Cibus hanno visto la presenza di buyer e importatori da tutto il mondo, con quote significative dall’Europa, ma anche da aree lontane come l’Asia. La presenza di così tanti operatori esteri a Parma – una location con più di qualche lacuna – è la conferma che l’incoming di Cibus non ha davvero rivali.

Voto: 10

CIBUS MAGAZINE

Anche in questa edizione il Cibus Magazine, il quotidiano della fiera realizzato dal nostro gruppo editoriale, si conferma un grande successo: utile per avere tutti i dettagli sulla manifestazione, scoprire o ‘incontrare’ le storie di aziende note e meno note, conoscere i contenuti dei principali convegni.

Voto: 9

SERVIZI E LOGISTICA

La pioggia del primo giorno ha evidenziato i limiti che molti espositori ci hanno segnalato. Limiti non nuovi, sia chiaro: parcheggi fangosi, peraltro con automobili lasciate anche a tre chilometri di distanza, code interminabili all’ingresso, passaggi sotto l’acqua tra un padiglione e l’altro. Da segnalare poi il wi-fi a pagamento per le aziende espositrici, che già sborsano una bella somma per partecipare. Quanto ai bagni, andrebbero potenziati perché non bastano più. Ma sul fronte pulizia non si riscontrano problemi particolari.

Voto: 5

GLI AWARDS

Un successo di pubblico e critica. Gli Awards del nostro gruppo editoriale si confermano un appuntamento strategico per il settore. Una giuria vera, composta da 101 operatori del settore e presieduta da Raffaella Scarsi di Gulliver, ha conferito i premi alle migliori proposte di marketing e comunicazione dei prodotti.

Voto: 10

I CONVEGNI

Una partenza lenta, specialmente il primo giorno, per i convegni. Forse troppi e poco appealing. Fra i più seguiti, quello sul Banco taglio organizzato da SO4, in collaborazione con il nostro gruppo editoriale, e il grande convegno di Assica che ha visto la partecipazione di 200 operatori del settore. Interessante e partecipato anche l’evento di Number 1 sulla logistica.

Voto: 8

IL MANIFESTO DI COLDIRETTI

Coldiretti e la propaganda vanno a braccetto, si sa. E quale occasione migliore di Cibus per il lancio di un manifesto in stile “Seconda Guerra Mondiale”, con tanto di slogan: “Mamma, è ora di dare battaglia”. Il tutto accompagnato da una foto in bianco e nero di un bambino e dalla domanda retorica: “Sei sicura che quello che mangiano i tuoi figli non contenga schifezze?”. Come se i produttori italiani fossero immuni dall’inserire “schifezze” (qualunque cosa siano): e chi l’ha detto?

Voto: 5

FI.GA’.

Se volevano sorprendere, ci sono riusciti. Ma la scritta Fi.Gà. che richiamava bevande al Fiore di Guaranà, che venivano offerte nello stand, ha fatto discutere. Il tutto accompagnato da ragazze con costumi aderentissimi. Una scelta di marketing decisamente spinta. E assolutamente fuori luogo. Veramente di cattivo gusto.

Voto: 2

 

 

 

AMORETTI

Una scelta di marketing azzeccata, quella di Amoretti, brand di Corte Parma: poco sopra i lavandini dei bagni sono stati posizionati adesivi dove si può leggere: “Ti sei lavato le mani? Allora è pronto in tavolaaaaaa”. Strategia di guerrilla marketing ben congegnata e impossibile da non vedere. Bravi.

Voto: 8

 

I CURIOSI

Tanti, troppi i curiosi presenti in fiera per mangiucchiare tra uno stand e l’altro. Famiglie con bambini, anche piccolissimi, coppie più o meno giovani e fiumi di ragazzotti. Tutto ciò non solo l’ultimo giorno, ma anche il giovedì. Chi vuole davvero fare business non può permettersi di perdere troppo tempo.

Voto: 5

 

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