Le etichette elettroniche e gli slim e le implicazioni di comunicazione in Decò, Lidl ed Esselunga

2024-05-06T08:50:10+02:006 Maggio 2024 - 08:49|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , , , |

Di Luigi Rubinelli

Le etichette elettroniche stanno evolvendo e superando il loro valore d’uso, come gli slim collegati.

Dopo Lidl (guarda qui) abbiamo preso in considerazione Decò e Esselunga,

 

Ecco le nostre risultanze su tutte e tre le insegne: Lidl, Esselunga e Decò.

  • Le etichette elettroniche dipendono ovviamente dal numero di referenze in assortimento, meno referenze ci sono, più le etichette possono essere grandi.
  • La tecnologia sembra molto versatile e permette di aderire a situazioni diverse.
  • Si può lavorare bene sulla visibilità del prezzo (il corpo dei numeri) e delle promozioni e delle informazioni collegate.
  • L’introduzione di più colori apre nuove frontiere (e alti costi) e permette di lavorare sia sulla grandezza del prezzo sia sulla presentazione del prodotto.
  • Gli slim aggiungono altre indicazioni su operazioni a tempo e lavorano esclusivamente sulla comunicazione tout court.
  • Sempre gli slim permettono di lavorare sul brand e sulle politiche di branding per dare maggior valore all’insegna e alle frazioni di assortimento o ai diversi sistemi promozionali.
  • L’uso massiccio degli slim crea ansia e difficoltà di lettura.

La foto di apertura è di Barbara Labate-ReStore

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