NielsenIQ/3. Attenzione ai costi dell’ambiente che ormai entrano nei bilanci e soprattutto a una nuova segmentazione

2024-05-20T11:44:06+02:0017 Maggio 2024 - 14:33|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Mercato, Retail|Tag: , , |

Di Luigi Rubinelli

A Linkontro di NielsenIQ si ricorda che Sainsbury’s e Tesco in Gran Bretagna dopo la pandemia hanno aggiunto ai bilanci annuali i rischi e i costi dei cambiamenti climatici, con valori che oscillano da 100 a 200 mio di sterline all’anno.

Bisogna ricordarsi che gran parte dei prodotti venduti nei supermercati sono prodotti dagli eco-sistemi naturali che sono intaccati dalle attività umane, dicono Andrea Gangheri di Quantis e Telmo Pievani dell’Università di Padova.

Più che di permacrisi bisogna quindi parlare di policrisi perché sono in atto forte pressioni sul clima, dalla de-forestazione alla non manutenzione del territorio.

Sta migliorando però la sensibilità media al cambiamento climatico, sia in Italia sia in molti paesi mediterranei.

In Italia, bisogna ricordarlo, abbiamo 132 ecosistemi di versi per la nostra conformazione morfologica e siamo in testa alla classifica europea a questo riguardo.

Bisogna domandarsi, però, chi pagherà le mancate scelte che stiamo vivendo, e i rischi che vengono traghettati e imposti alle imprese, oltre chè ai consumatori:

  • la siccità,
  • la salute del suolo,
  • la resa produttiva dei suoli,
  • non ci sono o costano troppo nuove terre da adibire all’agricoltura,
  • aumentano i prezzi delle materie prime e il costo dei prodotti finiti.

I consumatori fra differenziazione e precisione

A proposito di cambiamento e di lettura dei dati è utile percorrere la segmentazione e la matrice proposta da Nielsen IQ, Cristian Centonze e Mara Galbiati di Gfk, per superare impulso, individualismo e frammentazione che contraddistingue la nostra società dei consumi.

I quattro quadranti hanno queste caratteristiche:

Quadrante 4

il futuro, ma anche l’oggi, che spaventa,

l’intelligenza artificiale non è un tema importante

questo target vuole rassicurazione e vicinanza

 

Quadrante 3

il futuro non esiste e non mi interessa,

non favorevole ai vaccini,

non pagherei di più per prodotti che rispettano l’ambiente

questo target vuole consolazione e aiuto

 

Quadrante 2

Famiglie con figli fino a 18 anni (6 mio)

il futuro è ora,

Intelligenza artificiale fondamentale

il rispetto per l’ambiente ha senso se lo fanno anche gli altri

questo target vuole stimoli e crescita personale

 

Quadrante 1

Famiglie mature che sono la maggioranza della popolazione e cresceranno di più nei prossimi anni

Il futuro è una opportunità da gestire,

favorevole ai vaccini

disposti a fare compromessi per l’ambiente

questo target crede nel progetto e nella crescita collettiva

amplificano bisogni di salute, territorio e radici

in questo quadrante ci sono coppie anziane senza figli (12,2 mio) e andrebbero monitorate soprattutto le coppie più giovani senza figli (7,5 mio) che hanno un maggior potere di acquisto.

 

In generale assistiamo a una polarizzazione fra equilibrio e consapevolezza (quadrante 1) con famiglie che auspicano una società con servizi garantiti a tutti anche con tasse alte e le famiglie del quadrante 3, che auspicano prodotti e servizi con gratificazione immediata, una semplificazione della quotidianità, accessibilità

Il food price del quadrante 1 è 109, quindi più attenti alla qualità, il food price del quadrante 3 è 95, quindi più attenti alla convenienza intesa in senso stretto. Il quadrante 1 fa già scelte fra prodotti Idm e Mdd, basati su sperimentazione , benessere e contenuto di servizio.

Le differenze fra quadrante 3 e 4 si basano su:

autorealizzazione  e qualità e valori.

 

In pratica, dice NielsenIQ

  • i segmenti più rilevanti della popolazione esprimono esigenze estremamente polarizzate e vogliono differenziazione,
  • il territorio elettivo per l’innovazione di valore, invece, è relativamente piccolo e richiede maggior precisione negli interventi.

 

 

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