Biancoforno: tensione fra Cgil e l’azienda. Le due posizioni a confronto

2024-05-17T10:40:03+02:0017 Maggio 2024 - 10:40|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: , , , , |

Fornacette (Pi) – Situazione molto tesa alla Biancoforno di Fornacette, in provincia di Pisa. Ieri mattina si è svolto un presidio indetto dalla Flai Cgil di Pisa, di fronte al sito produttivo dell’azienda dolciaria, per chiedere il rispetto degli orari e dei turni di lavoro e dei diritti sindacali. Intervistato da La Nazione, il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni ha ribadito la posizione del sindacato: “Siamo qui perché da quattro anni le cose non vanno. E se non riusciremo a trovare una soluzione siamo pronti a tornare davanti ai cancelli dell’azienda con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, portando molta più gente”.

Il clima è teso. Uno dei nodi è il problema degli orari e del calendario delle presenze dei lavoratori in azienda. Un altro è la richiesta di poter fare assemblee all’interno dello stabilimento. L’azienda da anni sostiene che non ha un locale idoneo per le assemblee, con tutte le caratteristiche che la legge prevede. E su questo è in corso un duello giudiziario con i sindacati pendente per Cassazione. Nei primi due gradi di giudizio ha avuto ragione la Biancoforno.

Sulla questione assemblee – proprio il presidente di Biancoforno, Luca Lami – ha spiegato a La Nazione, alla vigilia del presidio, che ad ogni richiesta di assemblea l’azienda si è sempre attivata prenotando a spese dell’azienda il vicino auditorium del centro la Fornace. E se richiesto – ha aggiunto – c’è sempre stata la possibilità di mettere a disposizione un bus navetta, oltre a pagare il tempo e rimborsare il tragitto a chi raggiunge il luogo dell’assemblea con mezzi propri. Sulla questione dell’orario, l’azienda ha spiegato che la forza di Biancoforno è proprio in un particolare processo produttivo che dura 72 ore e sui tempi di evasione degli ordini dalla grande distribuzione: per questo ha bisogno di flessibilità da parte dei dipendenti. Rimane da capire come mai le altre due sigle sindacali, Cisl e Uil, non abbiano partecipato alla manifestazione indetta dalla Cgil.

 

Immagine tratta da La Nazione

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