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Rinnovata la sospensione di dazi sulle importazioni dall’Ucraina nell’Ue. Previste misure per tutelare i coltivatori europei dall’invasione di prodotti dal Paese

2024-04-29T10:45:35+02:0029 Aprile 2024 - 10:45|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Bruxelles (Belgio) – Passato martedì scorso, 23 aprile, il provvedimento che rinnova fino al 5 giugno 2025 la sospensione di dazi e quote sulle importazioni dall’Ucraina nei Paesi dell’Ue. 428 i voti favorevoli, 131 i contrari e 44 le astensioni. Lo riporta Repubblica A&F.

Previste, però, anche misure per proteggere gli agricoltori dell’Ue: la Commissione può imporre nuovamente le tariffe se le importazioni di pollame, uova, zucchero, avena, semola, granturco e miele ucraini superano la media dei volumi dell’import nella seconda metà del 2021, in tutto il 2022 e 2023. Le importazioni di zucchero ucraino sono passate da 20 mila tonnellate prima della guerra a 240 mila; il grano è cresciuto da un milione di tonnellate a quasi 4 milioni e mezzo; il pollame ha registrato un aumento da 90 mila tonnellate a quasi 200mila. L’aumento esponenziale dei prodotti ucraini nell’Ue ha causato sia riduzione dei prezzi, sia problemi alla logistica, soprattutto in Paesi come Polonia, Romania, Repubblica Ceca e Slovacchia.

Calcolando l’impatto del possibile ingresso nell’Ue dell’Ucraina, con i suoi 41 milioni di ettari di terra coltivabile, secondo il centro studi Gea (Green Economy Agency) sarebbero necessari 100 miliardi di euro aggiuntivi perché le sovvenzioni della Pac mantengano lo stesso livello verso i 27 beneficiari, senza decurtazioni sulle quote attuali.

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