Di Luigi Rubinelli
Lidl è un cantiere perenne in cambiamento. E in crescita (con una quota di mercato del 6%).
Prendete ad esempio le casse.
Abbiamo messo a confronto due negozi, uno del 2018 a Milano-Lorenteggio e l’altro di Milano-Cermenate, aperto il mese scorso di quest’anno.
Le casse tradizionali del 2018, che tengono banco ancora tutt’oggi in molti negozi dell’insegna avevano dei tapis roulant lunghissimi con dei sopralzi, anch’essi lunghissimi, di prodotti di varie categorie, per gli ultimi acquisti. Erano casse barricate, pesanti, vissute male dal cliente del discount, anche se comparivano quasi in sordina casse veloci assistite con avancasse appena accennate. Saranno cambiate con il modello visto il mese scorso a Milano-Cermenate,
E infatti quelle del 2025 sono completamente diverse: più corte nei tapis roulant con sopralzi anch’essi più contenuti. L’area delle casse veloci a self service è ben delimitata, importante, per rispettare la velocità che anche il cliente del discount vuole. Da notare comunque le avancasse con Ferrero e Perfetti che la fanno da padroni e si vedono ancor di più rispetto alla casse del 2018.
Il giudizio di Alimentando
L’area dei pagamenti e delle casse è un’area delicata, il cliente chiede:
- ergonomia,
- sicurezza,
- velocità,
- assistenza (in parte),
- razionalità.
È un cambiamento quello voluto dai clienti ed eseguito dal discounter che avvicina maggiormente la tipologia di vendita del soft discount al supermercato, anche se le differenze sia nel modello gestionale sia in quello organizzativo e del negozio sono diverse.
Il cambiamento effettuato è un segno della modernità di Lidl e della sua aderenza ai bisogni dei clienti.