La piazza dei trattori si spacca in quattro

2024-02-14T14:18:30+02:0014 Febbraio 2024 - 14:18|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Roma – ‘Riscatto Agricolo’ si sfila. Gli agricoltori che aderiscono al movimento autonomo resteranno all’interno del presidio della Nomentana, secondo quanto ha dichiarato il portavoce Maurizio Senigagliesi, senza partecipare alla manifestazione del Cra di Danilo Calvani al Circo Massimo in programma domani (leggi qui). Il numero iniziale di 20mila partecipanti è destinato così a ridursi a poche migliaia di unità (cinque secondo le stime dei quotidiani capitolini).

 

A determinare la decisione è stato in primis il rischio di strumentalizzazioni da parte dell’estrema destra. Nei giorni scorsi, infatti, Giuliano Castellino, ex leader di Forza Nuova, condannato in Appello per l’assalto alla Cgil, ha espresso il suo appoggio agli agricoltori in un video, dichiarandosi disponibile a scendere in piazza. La questura di Roma ha provveduto immediatamente a vietare a Castellino la partecipazione alla manifestazione, ma Riscatto Agricolo ha detto per voce di Salvatore Fais, altro esponente di punta, di non voler sposare iniziative politiche. Ricordiamo infatti che Calvani ha guidato una decina di anni il movimento populista dei Forconi, e si era candidato a sindaco di Latina con la lista “Comitati Agricoli Uniti”, raccogliendo 320 voti personali e 240 alla lista.

 

Per la giornata di domani è intanto confermata a Roma la presenza di altri due presidi: in piazza del Campidoglio ci sarà una manifestazione dal nome “’Te lo do io il made in Italy”, per chiedere “misure per uscire dalla crisi del settore agroalimentare e delle problematiche produttive”. All’iniziativa è prevista la partecipazione di 300 persone. Altre due sigle, ‘Altragricoltura’ e ‘Popolo produttivo’ porteranno nella capitale un centinaio di mezzi agricoli da Caserta, Fondi, Velletri e dall’Abruzzo. Attualmente sono nell’area di Castel di Leva, ma verranno scortati al Colosseo, e intendono “ottenere un incontro per presentare le richieste di riforma e di misure urgenti sulla crisi sia al Parlamento che al Governo”.

 

 

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